Il Chiapas è uno stato ricco di risorse naturali, soprattutto idriche, ma anche forestali e minerali. E’ un’importante meta turistica grazie all’ambiente naturale, ai numerosi siti archeologici maya e dalla varietà di etnie che lo popolano. Purtroppo è anche lo stato messicano più povero, con alto tasso di analfabetismo e scarso accesso ai servizi essenziali come acqua corrente, elettricità, sanità e soprattutto con condizioni socio-economiche molto precarie. Circa un terzo della popolazione del Chiapas è di origine “indigena”, vittima di razzismo e bollata con stereotipi, eredi dirette delle popolazioni precolombiane maya. Tra loro troviamo le etnie Tzotzil e Tzeltal, che unendosi hanno dato vita nel 1986 alla cooperativa Tzeltal Tzotzil per migliorare la loro vita e quella dei loro figli.
UNIRSI PER MIGLIORARE LA VITA
Oggi i campesinos di Tzeltal Tzotzil sono cresciuti notevolmente. Da 19 soci fondatori si è passati a circa 200 produttori di caffè e oltre 50 di miele. Tutti i soci sono contadini indigeni dei gruppi etnici Tzeltal e e Tzotzil e risiedono nella zona nord del Chiapas, in particolare nei municipi di Pantelho, Chancolom, Nichteel, Cruzton, San Juan Cancuc. Molti contadini non parlano lo spagnolo ma le lingue derivate dal maya. Mantengono un forte attaccamento alle tradizioni, al territorio montagnoso (tra i 1.300 e i 2.000 metri) e risiedono in piccoli centri abitati, spesso isolati e difficilmente raggiungibili. Prima che esistesse la cooperativa Tzeltal – Tzotzil erano fortemente sfruttati dai “coyotes”, che imponevano prezzi bassi e imbrogliavano frequentemente sul peso del caffè. La scelta di unirsi in cooperativa ha permesso loro di controllare tutta la filiera produttiva e aumentare notevolmente i ricavi ottenuti dal duro lavoro.
BIOLOGICO, SOSTENIBILITÀ E QUALITÀ
Per le comunità Tzeltal e Tzotzil, come per i loro antenati, è molto importante salvaguardare le risorse naturali e la scelta dell'agricoltura biologica è stata subito condivisa all'unanimità. La cooperativa vuole che tutti i soci curino l’ambiente e prevengano ogni forma di contaminazione per proteggere il pianeta. Questo si traduce in un dettagliato “piano ambientale”e azioni concrete: piantare e curare gli alberi del “cafetal” per garantire ombra naturale alle piante di caffè, selezionare e preservare i semi autoctoni di caffè, fagioli e mais, riutilizzare tutti gli scarti della raccolta del caffè per il compost, raccogliere e differenziare adeguatamente i rifiuti. Il compost, che serve per arricchire il terreno è particolarmente importante nell’agricoltura biologica e ai contadini viene spiegato passo per passo come realizzarlo in autonomia. Così si possono riciclare gli scarti e ottenere un caffè arabica di ottima qualità, grazie a un terreno fertile e alla coltivazione all’ombra, garanzie di sostenibilità ora e in futuro.